The Other Shapes of Art è una tavola rotonda che si terrà all’Università di Harvard il 24-25 aprile 2020, ospitata dal Film Study Center and Critical Media Practice (CMP) – Harvard University, prodotta da Ramdom ed è un momento fondamentale della nuova ambiziosa opera d’arte dell’artista Emilio Vavarella intitolata rs548049170_1_69869_TT (The Other Shapes of Me).
Questo progetto è uno dei vincitori della VI edizione dell‘ Italian Council (2019), programma di promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo a cura della Direzione Generale per la Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo. L’opera d’arte entrerà a far parte della collezione permanente del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (Italia).
L’opera d’arte che rappresenta il genoma dell’artista sarà il risultato di un processo performativo e si compone di tre elementi: un grande tessuto, un telaio Jacquard e un video del processo di produzione del tessuto. Il tessuto, che rappresenta punto per punto il codice genetico dell’artista, è realizzato con un telaio Jacquard del XIX secolo (la prima tecnologia binaria industriale). Il tessuto finale traduce visivamente il codice genetico che “dà forma” all’artista.
Il lavoro inizia con un approccio molto intimo in un contesto molto specifico, come il Sud Italia e l’area del Mediterraneo, per sollevare questioni più generali, come la digitalizzazione del DNA e della vita, il rapporto tra macchine e lavoro, il computer come oggetto di ingegneria e il computer come strumento per l’artigianato, l’automazione, la tessitura come tecnica di calcolo, la condizione femminile nel Sud Italia e in relazione alle tecnologie computazionali.
Questi temi saranno esplorati in modo collegiale e da diversi punti di vista durante la tavola rotonda di Harvard, che riunirà artisti, curatori, ricercatori e pensatori di diversi contesti e paesi.
Questo sarà un momento fondamentale per lo sviluppo del progetto.
Tra gli ospiti e i relatori ci saranno anche:
Julie Mallozzi, Direttore Amministrativo del Centro Studi Cinematografici di Harvard (USA)
Emilio Vavarella, Artista e ricercatore, dottorando di ricerca, Film and Visual Studies + Critical Media Practice, Insegnante, Università di Harvard (Italia, USA)
Paolo Mele, Direttore di Ramdom, Gagliano del Capo (Italia)
Claudio Zecchi, Curatore di Ramdom, Gagliano del Capo (Italia)
Lorenzo Balbi, Direttore del MAMbo – Museo d’Arte Moderna, Bologna (Italia)
Davide Quadrio, Direttore di Arthub Asia e curatore dell’Aurora Museum, Shanghai (Cina)
Ellen Harlizius-Klück, ERC Grant PENELOPE, Istituto di ricerca per la storia della tecnologia e della scienza, Deutsches Museum, München (Germania)
Federico Campagna, filosofo e scrittore, dottorando al Royal College of Art (Londra) e responsabile dei diritti di Verso Books (Italia)
Ursula Wolz, docente e dottoranda di ricerca in informatica educativa all’Eugene Lang College, The New School (USA)
Stephen Monteiro, professore assistente di studi di comunicazione all’Università di Concordia (Canada)
Sabine Himmelsbach, Direttrice della HeK – Casa delle Arti Elettroniche, Basilea (Svizzera)
George Church, professore di genetica alla Harvard Medical School, membro fondatore del Wyss Institute, direttore di PersonalGenomes.org – l’unica informazione al mondo ad accesso aperto sui dati genomici, ambientali e sui tratti umani (USA)